Pratiche Commerciali

SCIA Commerciale (Apertura vendita al Dettaglio)

Per commercio al dettaglio si intende una qualsiasi attività professionale, in cui si acquisti della merce, per rivenderla al dettaglio in un immobile.
Le attività commerciali al dettaglio in sede fissa sono così suddivise:

  • Esercizi di vicinato avente una superficie di vendita fino 250 mq
  • Medie strutture avente una superficie di vendita tra i 250 mq e i 2500 mq
  • Grandi strutture aventi una superficie di vendita superiore ai 2500 mq 

Per l' apertura di una nuova attività in sede fissa, che abbia una superficie di vendita non superiore ai 250 mq, bisogna presentare la SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) esclusivamente in formato elettronico tramite lo sportello SUAP (Sportello Unico Attività Produttive).

Le spese di istruttoria della pratica, da versare alla Tesoreria di Roma Capitale, sono di 80 euro. L'apertura dell'attività è contestuale al rilascio del protocollo in seguito alla presentazione della pratica completa. Non tutte le attività commerciali necessitano della medesima documentazione, tra queste: laboratori artigianali (paninoteche, pizzerie a taglio, pasticcerie, gelaterie), acconciatori ed estetisti, edicole (attività di vendita di quotidiani e periodici), attività ex TULPS (Testo Unico di Pubblica Sicurezza) quali sale giochi, apparecchi automatici, rivendite di cose usate, autorimesse...

Licenza per Somministrazione (Alimenti e Bevande)

Per aprire un attività di Somministrazione di Alimenti e Bevande, fuori dagli ambiti di tutela, bisogna in primis vedere che sussistano, nell'immobile prescelto, i requisiti strutturali (o un loro potenziale adeguamento):

  • assenza di barriere architettoniche, facilitazione di accesso ai disabili
  • dimensione del locale dove avviene la manipolazione degli alimenti non inferiore a 8 mq (in mancanza della cucina)
  • dimensione della cucina non inferiore a  16 mq
  • locale deposito o dispensa non inferiore ai 5 mq
  • servizio igienico per il personale e relativo spogliatoio

In seguito è necessario individuare la zona di appartenenza dell'immobile: zona A (Città Storica), zona B (Città Consolidata) e zona C (Città da Ristrutturare e della Trasformazione).

In ogni zona per poter aprire un attività di somministrazione di alimenti e bevande, bisogna rispettare un punteggio minimo (zona A  170 punti, zona B 155 punti, zona C 120 punti) corrispondente a dei criteri di qualità: professionalità del titolare e degli addetti, caratteristiche del locale e qualità del servizio offerto.

Segue l'elenco dei criteri di qualità richiesti, con i rispettivi punteggi:

  1. Attestato di partecipazione a corsi di specializzazione professionale nel settore della  somministrazione di alimenti e bevande (10 punti)
  2. Possesso di attestato di formazione in materia di sicurezza e prevenzione sul lavoro D.Lgs n. 81/2008 (10 punti).
  3. Bagni destinati al pubblico suddivisi per uomo e donna (20 punti)
  4. Presenza del fasciatoio e pulizia costante dei bagni (10 punti)
  5. Area giochi per bambini corrispondente al 10% della superficie di somministrazione per gli esercizi con superficie superiore a 250 mq (5 punti)
  6. Numero di posti a sedere corrispondente al rapporto 1,5 mq per posto, rispetto superficie di somministrazione (10 punti)
  7. Insonorizzazione del locale, certificata da un tecnico, con emissioni inferiori al 10% dei limiti di legge (40 punti)
  8. Climatizzazione del locale (10 punti)
  9. Utilizzo di sistemi per il risparmio idrico (cucina, bagni) (15 punti)
  10. Utilizzo di apparecchiature per il risparmio energetico (15 punti)
  11. Disponibilità di parcheggi su area privata adiacente o distante dal pubblico esercizio
    non più di 300 m lineari, non inferiore alla superficie dei mq di somministrazione (30 punti)
  12. Assenza di videogiochi o apparecchi automatici. (10 punti)
  13. Descrizione nelle targhette, nei menu, nei banchi espositivi di tutti gli ingredienti usati  e della loro provenienza (5 punti)
  14. Presenza di menu in diverse lingue e possibilità di pagamento elettronico (5 punti)
  15. Servizio di vigilanza esterno del locale durante l'orario di apertura (5 punti)

Per poter aprire l'attività bisogna presentare la SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) esclusivamente in formato elettronico tramite lo sportello SUAP (Sportello Unico Attività Produttive).

Le spese di istruttoria della pratica, da versare alla Tesoreria di Roma Capitale, sono di 350 euro. L'apertura dell'attività è contestuale al rilascio del protocollo in seguito alla presentazione della pratica completa.

Notifica di apertura Settore Alimentare ASL

Tra i documenti che devono essere presentati per l'apertura di un'attività, che svolga somministrazione di alimenti e bevande, c'è la notifica del settore alimentare (ai fini di registrazione) che verrà inoltrata in formato elettronico tramite lo sportello SUAP (Sportello Unico Attività Produttive) al Dipartimento di Prevenzione della azienda USL competente.

Nella relazione tecnica l'operatore del settore alimentare, fornisce informazioni relative alle caratteristiche degli impianti (ventilazione/aerazione), modalità del ciclo produttivo, descrizione dei prodotti finali, dichiara di rispettare i requisiti previsti dal regolamento CE 852/2004 e di rispettare le procedure di autocontrollo con il metodo HACCP.

Il tecnico presenterà la documentazione grafica attestante: le altezze, le destinazioni d'uso, le superfici degli ambienti, le superfici finestrate, una descrizione degli impianti, dei macchinari presenti...

Le spese di istruttoria della pratica, da versare sul conto della ASL, sono di 50 euro.

Parere Igenico Sanitario ASL

Per lo svolgimento di alcune attività produttive è indispensabile acquisire il parere igenico sanitario, presso il servizio igiene e sanità pubblica della ASL.

Questo parere deve essere richiesto per le seguenti attività:

  • Palestre
  • Attività di piercing e tatuaggi
  • Strutture socio-assistenziali
  • Asili nido

Con il parere verranno verificati i requisti strutturali (altezze, destinazioni d'uso, superfici degli ambienti, superfici fenestrate apribili e fisse, impianti tecnici conformi alla normativa), dell'immobile prescelto per lo svolgimento dell'attività lavorativa.
Le spese di istruttoria della pratica, da versare sul conto della ASL Roma E, sono di 50 euro.

Occupazione di Suolo Pubblico - OSP

L' occupazione di suolo pubblico (OSP) può essere: temporanea quando il periodo di occupazione è inferiore ad un anno (cantieri edili e/o stradali) o permanente a condizione che conservi le stesse caratteristiche.
Le OSP permanenti, relative ad ampliamento della superficie di vendita (tavoli, tende e ombrelloni) possono essere richieste solo dalle attività commerciali che hanno licenza di somministrazione di alimenti e bevande.
Il rilascio della concessione è subordinato all'acquisizione da parte del Municipio dei pareri preventivi: Polizia Municipale, Servizio Giardini, Sovrintendenza ai Beni Culturali e Dipartimento Politiche della Mobilità.
La domanda può essere presentata solo dopo aver protocollato la SCIA (segnalazione certificata di inizio attività) e non prima.
Per poter ottenere l'autorizzazione  all' OSP permanente ci sono tanti limiti oggettivi che di caso in caso devono essere studiati a riguardo.
Per quanto riguarda l' arredo urbano commerciale è stato realizzato un catalogo (193/2015) dove vengono elencati in categorie (Coperture, Fioriere, Illuminazione, Perimetrazioni, Portamenu, Riscaldamento, Sedute e Tavoli) tutti gli oggetti che possono essere usati, ognuno è contraddistinto da una descrizione, da una zona d'ubicazione (ambiti) e da un codice.
Il territorio della città di Roma è stato suddiviso in tre ambiti: Sito Unesco, Città Storica escluso Sito Unesco e Suburbio. Vi sono delle vie del centro storico che hanno un ulteriore sotto categoria per gli arredamenti denominata: luoghi con arredo omogeneo.
In seguito al rilascio dell'autorizzazione bisogna pagare una tassa Comunale per l'occupazione del suolo pubblico COSAP, calcolata sula superficie concessa.
Le spese di istruttoria della pratica, sono di 86 euro.

Insegna Pubblicitaria

Per l' installazione d' insegne pubblicitarie (luminose e non), faretti, targhe professionali, pubblicità su vetrine, insegne tende,  tende; esistono due tipologie di procedura di richiesta: una semplificata e una normale, tutto dipende da dove è situato l'immobile.

Le insegne devono essere a lettere singole, non possono superare l'altezza di 60 cm e la sporgenza di 15 cm, le insegne su due righe sovrapposte non possono superare l'altezza di 70 cm totali, è consentito l'uso del colore rosso esclusivamente a marchi depositati e limitatamente ad 1/5 dell'intera superfici espositiva, le insegne luminose devono essere collocate non al di sotto dei 250 cm da terra, le insegne normali possono arrivare a 220 cm da terra, normalmente le insegne devono essere collocate all'interno dei sesti delle vetrine.

I faretti devono essere collocati ad un altezza minima di 250 cm dal piano di calpestio, devono essere direzionati verso l'insegna del locale o verso terra (non arrecando danno ai locali sovrastanti), la portata luminosa delle sorgenti non deve superare i 150 lumen per ogni metro lineare del del fronte illuminato.

Le insegnetende devono essere poste all'interno dei sesti delle vetrine degli esercizi, possono avere un aggetto massimo di 100 cm, le scritte inserite non possono superare l'altezza di 65 cm, dovranno essere retrattili, non dovranno essere poste ad un altezza inferiore di 220 cm dal piano del marciapiede, il materiale dovrà resistere alle escursioni termiche - 30°C e +70°C e resistente alla fiamma ed autoestinguente attestato in seconda classe.

Le tende devono essere poste all'interno dei sesti delle vetrine degli esercizi, possono avere un aggetto (su spazzi destinati a marciapiede) massimo di 250 cm dalla linea basamentale dell'edificio, detta sporgenza dovrà essere ridotta qualora il marciapiede abbia una sezione minore di 300 cm, lasciando sempre 50 cm liberi dal ciglio del marciapiede, non dovranno essere poste ad un altezza inferiore di 220 cm dal piano del marciapiede, dovranno essere in tela retrattili e della tonalità della facciata dell'edificio, si possono inserire dei messaggi pubblicitari (inerenti all'esercizio) se non superano il 25% della superfici delle tende.

La richiesta può essere presentata solo dopo aver protocollato la SCIA (segnalazione certificata di inizio attività) e non prima.

Le spese di istruttoria della pratica, da versare nel Municipio dove vine presentata la richiesta, sono di 70 euro.

Passo Carrabile

Il passo carrabile è un accesso ad una area laterale per lo più privata, su terreno pubblico. Vi sono diversi requisiti affinchè venga rilasciata l'autorizzazione: vi sia una distanza minima di 12 m da una curva o da un incrocio, vi siano le condizioni statiche-strutturali (vicinanza di: intercapedini, griglie, chiusini), vi sia un tratto minimo di 3 m di marciapiede piano (su uno dei lati), l'area deve essere pavimentata, l'area deve essere idonea allo stazionamento di un veicolo.
In seguito al rilascio bisogna pagare una tassa Comunale per l' occupazione del suolo pubblico COSAP, calcolata sula superficie.
Le spese di istruttoria della pratica, da versare nel Municipio dove vine presentata la richiesta, sono di 41 euro.

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